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Basket, il ‘salva città’ cambia tutto: in dubbio A1 a 18. Settimana chiave, anche per la Vanoli

Un momento di Pesaro-Vanoli (foto d'archivio)

Appena nata, sembra già arduo che l’idea di avere una Serie A1 possa concretizzarsi davvero, come nei piani della Lega Basket. Pesaro e Roma, ad esempio, sono in estrema difficoltà e, come è noto, anche la Vanoli è alla ricerca di un modo per poter rimanere in Serie A1.

Negli ambienti biancoblù vige il massimo riserbo, ma nel frattempo si è consumato un incontro con l’Amministrazione Comunale e si prosegue il giro di orizzonti, dopo la lettera aperta del presidente Aldo Vanoli, per accogliere nel club nuovi investitori. In questo senso i prossimi giorni potrebbero risultare decisivi.

Anche la Federazione (Fip) ha provato a dare una mano ai club con il lodo ‘salva città’, annunciato venerdì 5 giugno, che si va ad aggiungere alle nuove agevolazioni economiche che hanno portato a 7,7 milioni di euro l’intervento complessivo messo in campo dalla Fip a favore di società e tesserati per la prossima stagione sportiva.

La grande novità contenuta nel ‘salva città’, però, sulla scorta del fu ‘lodo Petrucci’ introdotto nel calcio dallo stesso Gianni Petrucci oggi alla guida della FederBasket, è quella di consentire ad una squadra di iscriversi al campionato immediatamente inferiore, in questo caso la A2. Se Roma e Pesaro potrebbero essere orientate quantomeno a valutare la possibilità di scendere spontaneamente un gradino, non così la Vanoli che sta provando in ogni modo a mantenere la categoria.

Le domande per aderire al ‘salva città’ vanno presentate entro il 15 giugno, per cui si prospetta una settimana calda. Da capire infine se, in caso di fallimento o retrocessione ‘con paracadute’ in A2, gli slot liberi nella massima serie verranno filmati fino ad arrivare a 18 (tramite ripescaggi) o si sceglierà una formula con meno partecipanti.

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