Valentina Rodini: 'Non esistono sport maschili o femminili: ciò che conta è la mentalità'
Valentina Rodini, già in forza nella squadra della Bissolati ed ora atleta del Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, è stata la protagonista del sesto incontro di SMD – Sport Marketing e Digitale, rassegna di formazione in ambito sportivo promossa dall’Assessorato allo Sport del Comune di Cremona in collaborazione con il Liceo Scientifico Sportivo “J. Torriani”.
Una relatrice d’eccezione dal momento che Valentina Rodini è stata olimpionica nel doppio pesi leggeri a Rio de Janeiro nel 2016, bronzo alle Universiadi di Gwangju nel 2015, vincitrice nel 2018 dei Giochi del Mediterraneo, oltre ad avere raggiunto altri importanti traguardi a livello nazionale e internazionale. Donna e Sport: quali dinamiche è stato il tema del suo intervento, avvenuto come gli altri in videoconferenza, nel corso del quale l’atleta ha spaziato da argomenti tecnici sino ad altri più legati al suo percorso sportivo.
Valentina Rodini ha così parlato della sua esperienza nella squadra nazionale, sottolineando le tre caratteristiche fondamentali per l’agonista di alto livello: il fisico, la mentalità e il talento. Si è inoltre soffermata sulla programmazione dell’allenamento: “Le squadre maschile e femminile del canottaggio si allenano insieme, anche se ogni settore ha i propri allenatori. Nonostante questo, gran parte dell’allenamento viene svolto unitamente, nelle stesse acque, perché la caratteristica che un atleta donna e un atleta uomo deve sviluppare è la medesima, ovvero le forza resistente”. Numerose sono naturalmente le diversità tra atleti ed atlete, sotto ogni profilo, ma, sono sue parole, non esistono sport maschili o femminili, ma stili di allenamento diversi, mentre ad accomunare tutti, indistintamente, è la mentalità vincente: anch’essa va allenata.
Al termine, come avviene per ognuno di questo ciclo di incontri, spazio alle domande degli studenti e dei numerosi esponenti del mondo dello sport e dell’associazionismo che hanno interagito con la relatrice. Alla domanda come l’allenatore si debba relazione con un atleta, questa la risposta di Valentina Rodini: “Ogni allenatore deve essere in grado di capire l’atleta che ha davanti e saper toccare le corde giuste per stimolarlo al meglio. Questo vale sia per lo sport di alto livello che per quello giovanile o dilettantistico. Gli atleti professionisti devono essere accompagnati verso la miglior prestazione in competizione, mentre quelli amatoriali verso la massima espressione delle proprie capacità. Sta alla bravura di ogni allenatore saper stimolare al meglio ogni atleta che, comunque, deve sempre trovare in sé la giusta motivazione”.
“Sono consapevole che sarebbe stato da incoscienti fare le Olimpiadi e quindi sono pienamente d’accordo con la decisione presa dal CIO. Non posso nascondere però che sia stato un momento difficile. Sono sicura che io e i miei compagni di squadra sapremo reagire e arrivare preparati a questo importante appuntamento!”, ha detto infine Valentina rispondendo ad una domanda sul rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 a causa del COVID-19.
Il ciclo di incontri di SMD Cremona – Sport Marketing e Digitale prosegue martedì 5 maggio, alle ore 15, con un intervento di Maurizio Mazzieri dal titolo Toyota Way e lo sport, e venerdì 8 maggio, sempre alle ore 15, con Michele Romano su La formazione e il ruolo del giornalista.
Per assistere in diretta ai singoli appuntamenti e interagire con i relatori basta collegarsi al link https://meet.google.com/npc-amsf-axa.