Cremonese

Incontro della Commissione medica della Lega B. Gravina: 'Ipotesi partite d'estate'

Nuovo appuntamento della Commissione medico scientifica della Lega B a pochi giorni dall’ultimo incontro, una frequenza che ha l’obiettivo di assicurare la massima continuità e il miglior coordinamento medico fra i club, cosi come richiesto anche dal presidente Mauro Balata. Presenti in conference call i medici delle società sportive insieme ai membri del gruppo di lavoro coordinato da Franco Perona.

La novità principale riguarda un documento che verrà messo a disposizione per le società per gestire l’eventuale insorgere di tensione nervosa negli atleti. Redatto dallo psicologo sportivo Aldo Grauso, membro della Commissione, il manuale ha quale obiettivo il prevenire di problematiche dovute all’assenza di attività agonistica e all’isolamento in casa. Insieme a Perona e Grauso, erano presenti anche gli altri membri della Commissione, i medici sportivi Cristian Francavilla, Vicenzo Salini e Giovanbattista Sisca oltre al segretario Domenico Vassallo. Il gruppo di lavoro si è aggiornato al primo aprile.

Intanto, il presidente della Figc Gabriele Gravina, in un’intervista a Radio Marte, ha dichiarato: “Terminare la stagione qui? Io per cultura, chi mi conosce lo sa, mi arrendo con grande difficoltà. Fino a quando avrò la possibilità, conserverò la speranza di far ripartire i campionati. Farò qualsiasi tentativo per arrivare a questa definizione”, ha assicurato”.

“Sono cosciente e consapevole – ha aggiunto – che è prematuro pensare a una data, ma dobbiamo pensare in positivo, anche per la salute degli italiani, dobbiamo sperare che questa situazioni termini nel più breve tempo possibile. Proveremo – ha sottolineato – a fare il massimo per giocare anche a costo di chiedere il supporto delle massime istituzioni internazionali, mi riferisco alla Uefa e alla Fifa, di andare oltre il 30 giugno quindi sfruttando anche luglio e agosto”.

Per quanto riguarda la Serie B, Gravina ha escluso, nel corso di un intervento a Sky Sport, “un campionato di Serie A a 22 squadre” e si è detto “per tutto il calcio, la A, la B, la C e il mondo dilettantistico”. “Anzi – ha concluso -, comincerei da lì perché è un settore che rischia di perdere oltre tremila società: un disastro”.

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