Cremonese

Cremonese, come cambia la squadra di Rastelli dopo il mercato invernale

Gaetano in azione contro il Pisa (foto Sessa)

Massimo Rastelli aveva dichiarato che dopo il 31 gennaio avrebbe deciso quale vestito fosse il più adatto per la sua Cremonese in base ai giocatori che avrebbe avuto a disposizione. Gianluca Gaetano, Alessandro Crescenzi, Zan Celar e Vittorio Parigini sono stati gli acquisti portati a termine dal direttore sportivo della Cremonese Nereo Bonato. A lasciare Cremona, invece, sono stati Francesco Renzetti, Antonio Caracciolo e Danilo Soddimo. Le scelte della società grigiorossa indicano la volontà di ripartire dalla difesa a 4 come base per poi sviluppare il 4-3-2-1 visto nelle ultime due uscite o il 4-3-1-2, modulo caro proprio al tecnico campano. In realtà, Rastelli ha già optato per la prima opzione nelle ultime due uscite, in cui si sono registrati alcuni passi avanti nel gioco, ma che hanno prodotto un punto in casa della Virtus Entella e una rocambolesca sconfitta in casa col Pisa. In ogni caso si è vista la volontà di aggredire più in alto e di difendere in avanti, una scelta che ha portato, ad esempio, al raddoppio di Palombi con i nerazzurri, dopo che Bianchetti ha riaggredito immediatamente il pallone perso.

Crescenzi in panchina col Pisa (foto Sessa)

Il mancato arrivo di un attaccante esterno, come poteva essere Nicholas Pierini, e l’arrivo di due punte come Parigini e Celar (pur con caratteristiche diverse), impedirà con ogni probabilità di vedere un tridente con due esterni e una punta centrale. Col nuovo sistema – il 4-3-2-1 – grande importanza potrà avere Gaetano, il gioiellino del Napoli che potrebbe essere sgravato dai compiti di copertura più stringenti richiesti ad una mezzala, mentre Palombi potrebbe adattarsi anche a giocare da seconda punta se Rastelli scegliesse un solo trequartista. Quel che è certo, anche grazie alla versatilità dello stesso Palombi, ma anche di Deli, capace di giocare sia da mezzala che da trequartista, è che Bonato si è concentrato soprattutto nel dare al proprio allenatore diverse opzioni tra cui scegliere per rendere più incisiva sottoporta la squadra. La scommessa più grande, però, rimane quella coesistenza tra Ciofani e Ceravolo sognata in estate dai tifosi grigiorossi e finora mai efficace. Il tutto senza perdere di solidità in difesa, ma la strada scelta dai grigiorossi – il peggiore attacco del campionato – per costruire innanzitutto la propria salvezza è stata quella di diversificare le proprie scelte offensive.

Celar allo Zini nel match col Pisa (foto Sessa)

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