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Impianti sportivi, convenzioni in scadenza: Comune di Cremona propone comodato gratuito per le Asd

Cambieranno ancora, a cinque anni dalle ultime modifiche, la regole delle convenzioni per la gestione degli impianti sportivi, per l’80% in scadenza entro il 2020. Ieri, mercoledì 15 gennaio, l’assessore Luca Zanacchi ha portato in Giunta la proposta di un graduale passaggio dalla formula attuale, che presenta diversi aspetti problematici, a quella del comodato d’uso gratuito per le Asd che sono assimilabili al Terzo Settore. Attualmente le società sportive che prendono in gestione un impianto comunale pagano un affitto, seppure non a canone di mercato, mentre le utenze sono a carico del Comune. Le migliorìe vengono scomputate a fine anno dal canone d’affitto. Una pratica che la Corte dei Conti ha recentemente bocciato e che sta diventando macchinosa e problematica per il Bilancio comunale.

“Un sistema che mette il Comune in una situazione di debolezza nei confronti delle associazioni, mentre il rapporto deve essere alla pari, ciascuno nel proprio ruolo”, spiega Zanacchi. “Il modello che vogliamo promuovere tende a responsabilizzare  l’associazione nella manutenzione ordinaria della struttura, garantendo una durata della convenzione di almeno 12 anni (ora sono più o meno 5) durante i quali possono essere programmati gli interventi di pari passo con l’attività sportiva. Se poi si vuole si arriva fino a 30 anni di durata della convenzione. Si introduce un concetto di maggiore responsabilità civile: io provengono dal mondo dello sport e da sempre ci sentiamo dire che la pratica sportiva forma le persone ed educa al rispetto delle regole. Allora però, non si può accettare che il rubinetto di un bagno continui a perdere per mesi o che la luce resti accesa giorno e notte nell’impianto gestito”. Invece è quanto succede in molti casi, provocando bollette esagerate e contenziosi, oltre ad un aggravio di costi al capitolo delle manutenzioni straordinarie che sono di competenza del Comune. “Senza manutenzione ordinaria  – aggiunge Zanacchi – i problemi si aggravano e  si accumulano fino a diventare di straordinaria manutenzione, come ad esempio è avvenuto per il bocciodromo”.

Con le nuove convenzioni le utenze saranno volturate e trasferite alle singole società, sgravate dell’affitto ma più responsabilizzate  – almeno questo è lo spirito del nuovo sistema – ad una gestione corretta del bene. “Alcune società già lo fanno – spiega Zanacchi. Questo pomeriggio sarò al Kodokan di Giorgio Sozzi per consegnare una targa per i successi agonistici ottenuti lo scorso anno. Sarà proprio con il Kodokan che partirà la prima convenzione di questo tipo, che di fatto rispecchia quello che  Sozzi sta già facendo”.

Quindici le società che hanno i requisiti per l’applicazione del codice del III settore che il Comune sta applicando anche per le sedi delle associazioni di volontariato. “Non costringiamo nessuno  ad aderire – spiega ancora Zanacchi – ma io la vedo come un’opportunità che va colta. Sempre nel quadro di una crescita delle società, stiamo preparando una serie di incontri formativi per dirigenti, allenatori, atleti, integrando quello che già fanno Coni ed enti di promozione sportiva”.

Quanto al tema sempre caldo della scarsità degli impianti sportivi a Cremona, Zanacchi è drastico. “Non è vero che sono pochi. E’ vero che dobbiamo fare delle manutenzioni importanti, ma ci sono alcune cose che andrebbero corrette nel loro uso: vedo  impianti strutturalmente adeguati per pallavolo o pallacanestro utilizzati dalle società anche per attività come la ginnastica dolce, che possono invece essere svolte in ambienti che non richiedono dimensioni tanto importanti. In questo modo si libererebbero spazi a disposizione, ad esempio, di minibasket o volley”. g.b. 

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