Vanoli, un anno da ricordare: Coppa Italia e secondo posto Ora una ripartenza intelligente
La stagione 2018-2019 è stata a dir poco trionfale per la Vanoli Cremona che, come noto, si è conclusa con il secondo posto al termine della stagione regolare in coabitazione con l’Umana Reyer Venezia a quota 40 punti, alle spalle dell’Armani Milano con 46. I biancoblù hanno suddiviso equamente tra i due gironi i punti ottenuti, coronando il buon momento del girone d’andata con la partecipazione alle Final Eight di Coppa Italia, manifestazione che li ha visti storicamente trionfare in febbraio a Firenze dopo aver superato Varese nei quarti, Segafredo Bologna in semifinale e Brindisi nella finalissima. Le immagini delle premiazioni al Nelson Mandela Forum rimarranno sempre impresse nella mente dei tifosi in modo indelebile. La Vanoli , nella stagione regolare, ha messo a segno dopo 30 giornate 2504 punti (media 83, 5) subendone 2360 (media 78,5) . Va anche ricordato che ha battuto nei playoff scudetto Trieste 3-1 (nei quarti di finale) ed è capitolata solo 3-2 in semifinale ad opera dell’Umana Venezia, poi diventata campione d’Italia.
Sulle ali del grande entusiasmo, il sodalizio del presidente Aldo Vanoli si è ripresentato a fine settembre al via del suo undicesimo campionato consecutivo nella massima serie. L’obiettivo è quello di sempre: raggiungere il prima possibile la quota salvezza e poi divertirsi verso altri prestigiosi traguardi. La società ha riposto alcune risorse economiche al settore giovanile per garantirsi il futuro, togliendole dunque alla prima squadra. Ancora una volta si è cercato di allestire un team competitivo malgrado le partenze di giocatori di primissimo piano come Crawford (Mvp del campionato), il pivot Mathiang (tra i migliori del girone discendente) e Aldridge che si era ottimamente comportato. L’arrivo di Tiby, Williams e Palmi aveva lasciato ben sperare ma spresto ci si è accorti che Williams non era all’altezza della situazione, Tiby non si è mai ambientato e Palmi solo da un paio di match sta lentamente migliorando.
L’inizio della nuova stagione è stato tribolato e si è corso ai ripari con Sobin, Happ e da pochi giorni Richardson. Ci si sono messi anche gli infortuni a complicare la situazione: prima Diener ed in rapida successione ravvicinata Mathews e Stojanovic. Coach Sacchetti ed il suo staff sono stati bravissimi e con un lavoro certosino e paziente hanno ridato consistenza ad un gruppo che si stava sfaldando. I componenti, in particolare i giovani, sanno che tutti devono sempre dare il massimo sia in allenamento che in partita senza attendere ogni volta che i ‘primattori’ ci mettano la pezza nei momenti difficili. Il bilancio del 2019 può essere considerato positivo dai tifosi della Vanoli e c’è attesa per il 2020.
Marco Ravara