Cremo, Baroni: 'La squadra sta bene fisicamente e mentalmente: con lo Spezia partita chiave'
Una partita chiave. Così Marco Baroni ha definito l’impegno della Cremonese di domani, venerdì 20 dicembre, a La Spezia alle 21.00. “Queste gare – spiega Baroni – sono sempre pericolose, in più quello dello Spezia è uno stadio molto difficile in cui la palla è sempre in gioco. I bianconeri hanno ritmo e corsa, per cui sarà un match molto difficile. Lo Spezia è stata costruita per giocare un 4-3-3 in cui gli esterni rimangono molto larghi: hanno giocatori importanti e partono sempre molto forte, per cui doremo essere pronti dal punto di vista mentale, anche se in queste settimane abbiamo speso molto a livello nervoso”. Il tecnico grigiorosso poi sottolinea: “Sarà una partita chiave e dobbiamo fare bene: ci stiamo preparando per una partita difficile, ma ben venga perché abbiamo bisogno di test importante per capire se stiamo crescendo dopo una buona gara con una vittoria importante contro il Perugia”. “La squadra – precisa l’allenatore toscano – sta bene sia dal punto di vista mentale che fisico”.
La Cremonese ripartirà con ogni probabilità dal 3-4-2-1 delle ultime uscite: “Non è vero che non mi piace il 3-5-2, un modulo che ho usato anche in passato, ma credo che le caratteristiche dei giocatori ci portano a fare un calcio troppo lento con quel sistema. Il 3-4-2-1 non è stato un esperimento, ma ho aspettato il momento di utilizzarlo, ma anche con il vecchio modulo abbiamo fatto buone partite. La strada però è questa, anche se dobbiamo lavorare ancora per crescere”. “Col nuovo sistema – spiega Baroni – diamo meno punti di riferimento davanti e questo è meglio perché genera dubbi nella difesa avversaria e perché l’area va attaccata e non presidiata. Inoltre ci permette anche una riconquista più alta del pallone, che è sempre stato uno dei miei obiettivi primari, permettendoci di fare meno strada, tenere i giocatori offensivi più vicini alla porta e si possono creare situazioni da gol”.
A livello di interpreti, i quattro trequartisti individuati dall’allenatore fiorentino sono Piccolo, Palombi, Soddimo e Deli, quest’ultimo reduce dalla prima settimana di lavoro completa dopo l’infortunio. Baroni si sofferma poi sulle scelte: “Gustafson ha un pensiero veloce e una giocata che ruba il tempo all’avversario: stiamo lavorando per mettere al servizio della sua velocità più verticalità: rientra da un infortunio importante, ma sta sempre meglio. Ciofani sta bene, è un giocatore importante, ma in questo momento partiamo con una sola punta”. “Scelgo – spiega il tecnico – chi vedo più pronto, anche in ragione delle caratteristiche dell’avversario, ma partire dalla panchina non è una bocciatura perché spesso il momento più importante di una partita sono gli ultimi 20/30 minuti”.
Baroni, infine, parla degli impegni ravvicinati (3 partite in 10 dieci gioni, ndr): “L’importanza di queste partite ravvicinate c’è, ma sono anche pericolose: sono ravvicinate, ma sono punti importanti. Specialmente in Serie B questi match in cui si ha poco tempo per prepararli possono farti fare un cambio di passo o affossarti”. “A me piace – conclude l’allenatore a proposito del Boxing Day del 26 dicembre -, dai maggior risalto a questo campionato che è sempre più bello”.