Cremonese

Lega B, l'Integrity Tour sul fenomeno del match fixing fa tappa a Cremona

C’è un secondo campionato al quale le 20 Società della Serie BKT partecipano ogni anno: è la competizione nella quale i club cadetti si confrontano sui temi del contrasto al ‘match fixing’ attraverso la partecipazione alle sessioni formative che coinvolgono tutti i tesserati delle prime squadre, dei settori giovanili, degli staff tecnici e i dirigenti. Un impegno di etica e responsabilità per salvaguardare i valori dello sport e per tutelare la passione dei tifosi attraverso la conoscenza delle norme e dei regolamenti, presupposto necessario affinché sia le regole di gioco che quelle di comportamento vengano rispettate Con questi obiettivi la Lega B, l’Istituto per il Credito Sportivo e l’Associazione Italiana Calciatori, hanno organizzato l’Integrity Tour, un progetto che entrerà in tutti gli spogliatoi delle prime squadre e delle giovanili dei club del campionato di Serie BKT nella stagione 2019/2020.

Un percorso che la Lega B condivide con chi da sempre persegue e condivide gli stessi valori e le stesse finalità, come l’Istituto per il Credito Sportivo, unica banca pubblica del Paese per il sostegno allo Sport e alla Cultura, leader nel finanziamento all’impiantistica sportiva grazie alla tradizione e all’esperienza consolidata in oltre sessant’anni di attività, e l’Associazione Italiana Calciatori, l’Organizzazione che dal 1968 tutela ed assiste i calciatori professionisti e dilettanti.  Il programma, tenuto dal personale di Lega B e AIC, vuole formare i giovani atleti sui temi dell’integrità e della lotta alla corruzione nel calcio, con particolare riferimento alle scommesse sportive. I rischi personali e del club dal punto di vista penale, civile e sportivo sono dunque al centro del confronto che avrà quale quarta tappa, dopo Verona, Venezia e Castellammare, Cremona, dove nella mattinata di oggi, giovedì 7 novembre, hanno avuto luogo gli incontri con prima squadra e, nel pomeriggio, con le giovanili della Cremonese. Il momento di formazione prevede due interventi nell’ambito di ciascun incontro: uno sui profili normativi e regolamentari in tema di violazione del divieto di scommesse, di illecito sportivo e conseguentemente dell’omessa denuncia, e uno sulle conseguenze e le fattispecie concrete derivanti dai comportamenti dei tesserati.

Ad aprire la conferenza stampa, tenutasi al Centro Arvedi, e  a fare gli onori di casa è stato il Dg grigiorosso Paolo Armenia: “Ringrazio la Lega, Aic e Credito sportivo per il compito che svolgono che è quello di educare e salvaguardare i tesserati da un male che è molto vicino alle società di calcio, tanto che, in passato, anche la Cremonese ne è stata toccata da vicino. E’ importante che vogliano incontrare anche i ragazzi del settore giovanile (Primavera e Under 17, ndr) perché saranno i calciatori di domani”. L’Avv. Gabriele Nicolella (Area legale Lega B), dopo aver ringraziato il club grigiorosso, ha voltuo sottolineare come “tutte le società si impegnano a far svolgere questi incontri che servono per salvaguardare il tesserato ma anche il club e le città in cui giocano”, mentre l’ Avv. Umberto Calcagno (Vicepresidente Aic) ha aggiunto: “E’ un percorso condiviso da tutte le Leghe e che parte dai valori dello sport: il presupposto è che bisogna informare sempre meglio il tesserato e le società perché non dobbiamo mai pensare che questi comportamenti siano stati completamente debellati: questo progetto mira perciò a dare consapevolezza di cosa sia il fenomeno e di ciò che si rischia”.

Mauro Balata, presidente della Lega di B, in una nota ha sottolineato: “La responsabilità che si ha nei confronti dei tifosi, della maglia e della tradizione del club a cui si appartiene impone l’adozione di anticorpi e di un allenamento continuo e metodico della conoscenza, un esercizio che va praticato con la medesima intensità e impegno di quello che si effettua quotidianamente nei centri sportivi. Ecco perché l’Integrity tour non è solo un progetto importante ma addirittura strategico per le venti società del nostro campionato”.

Il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo Andrea Abodi ha quindi aggiunto, sempre attraverso un comunicato: “Dobbiamo collaborare intensamente e con continuità per un sistema più sano nel quale le persone, ai vari livelli, vengano scelte non soltanto per le qualità tecniche o professionali, ma anche per quelle personali e morali. L’obiettivo è il miglioramento del contesto sportivo, nel quale è potenzialmente a rischio quotidiano la sua integrità, minata dal doping farmacologico, e amministrativo, oltre a quello degli illeciti sportivi.  In questo ambito di costruzione della credibilità e della reputazione, l’allenamento della conoscenza e delle coscienze diventa determinante quanto quello fisico. Il Credito Sportivo intende assumere un ruolo sempre più attivo, non solo attraverso lo sviluppo delle infrastrutture fisiche, ma anche e soprattutto attraverso quelle immateriali: l’educazione, la formazione e l’informazione. L’integrità del calcio inoltre, garantisce non solo l’essenza del gioco stesso, ma ne tutela anche il valore economico. Come banca pubblica del Paese vogliamo poter contare su un sistema finanziariamente ed eticamente solido proiettato al futuro, garantendone così la stabilità nel tempo”.

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