omaggia Papa Francesco
di Stroppa contro il Mantova
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Splendido bronzo nel Quartetto donne. L’Italia rosa sale sul podio Europeo per il quarto anno consecutivo dopo l’oro nel 2016 (Parigi) e 2017 (Berlino) e l’argento del 2018 (Glasgow). La tranquillità delle azzurre Elisa Balsamo, Martina Alzini (al posto di Marta Cavalli), Vittoria Guazzini e Letizia Paternoster, prima della sfida per il bronzo contro le Francesi nasceva dal gap in qualifica di oltre 3” sulle avversarie. Nella finale questa tranquillità si trasforma in compattezza e in un vero e proprio controllo della gara, tanto che le azzurre fermano il cronometro in 4’17”610, conquistando così un bronzo che le vede sul podio continentale per il quarto anno consecutivo.
Gli azzurri del Quartetto uomini del CT Villa, Michele Scartezzini (al posto di Consonni), Filippo Ganna, Francesco Lamon e Davide Plebani (questi ultimi due alfieri dell’Arvedi Cycling), scendono sulla pista olandese forti del loro valore dopo aver registrato il nuovo record italiano nella giornata di apertura con un tempo davvero entusiasmante: 3’51”604. La sfida per l’oro contro una Danimarca fortissima che aveva registrato solo ieri un 3’48”762 nella semifinale, sfiorando il record del mondo, la dice lunga sulla qualità della gara. Ma la Danimarca è più forte e, preso il vantaggio, lo aumenta. L’oro vale un crono di 3’49”113. Italia è d’argento. “Siamo contenti così – dice Villa –. Un buon secondo posto. Il 3’49” della Danimarca ancora non lo abbiamo nelle gambe. Ma ci lavoriamo”. L’Italia sale così sul podio europeo per il quarto anno consecutivo, dopo l’argento del 2016 (Parigi) e quello del 2017 (Berlino) e l’oro del 2018 a Glasgow.
Nelle discipline veloci in gara Francesco Ceci, Elena Bissolati e Miriam Vece. Vece e Bissolati, rispettivamente 11^ in 11″015 e 22^ in 11″457 sui 200 metri lanciati, si affrontano ai sedicesimi. Ha la meglio la Vece, che termina poi il suo torneo agli ottavi, superata la britannica Katy Marchant.