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Dall'Arvedi Cycling ai professionisti: Viviani firma con il Team Cofidis

Attilio Viviani, atleta dell’Arvedi Cycling, è stato promosso tra i professionisti: l’anno prossimo correrà con la maglia del Team Cofidis – Solutions Crédits, dove troverà anche il fratello Elia. Viviani era già stato selezionato dal Team francese per uno stage estivo. Un’occasione che il ciclista veneto aveva sfruttato nel migliore dei modi vincendo all’esordio la Schaal Sels lo scorso 25 agosto e ora è arrivato il contratto biennale con la Cofidis, team Professional Continental. “Sono molto felice di aver ricevuto questa proposta – ha dichiarato Viviani al sito ufficile dell’Arvedi Cycling -, mi sono trovato da subito molto bene con il team Cofidis e senza dubbio la vittoria in Belgio mi ha permesso di accumulare fiducia. E’ ovviamente un sogno poter correre tra i professionisti e per di più nella stessa squadra di Elia. Ci tengo a ringraziare Massimo Rabbaglio e tutto il team Arvedi cycling con cui sono stato benissimo in quest’ultima stagione. Ho avuto la possibilità di mettermi in evidenza in varie gare, di coltivare anche l’attività su pista e di poter correre da stagista con la Cofidis senza nessun tipo di problema o limitazione. Nell’ultimo mese ho corso poco con la Arvedi proprio perché mi è stato permesso di concentrarmi nelle gare coi pro, una cosa che non è scontata e che ho apprezzato tantissimo. Ora spero di poter chiudere la stagione con la Arvedi nel migliore dei modi e auguro al team di continuare su questa linea, espandendosi sempre di più. E’ un progetto bellissimo, che si è rivelato vincente già nel primo anno, guidato da persone di cui ho molta stima e fiducia”. Anche dal team cremonese arrivano parole dolci: “Un salto di categoria più che meritato, dopo le vittorie e gli ottimi risultati ottenuti con la maglia della Arvedi. Siamo felici di aver accompagnato Attilio in questa stagione così fortunata, gli auguriamo una lunga carriera tra i pro, certi che saprà mettersi in evidenza come merita. In bocca al lupo Attilio!”.

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