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Ciclismo, alla durissima Ötztaler Radmarathon anche tre cremonesi

La competizione più dura e impegnativa delle Alpi, che ha raggiunto oltre 19mila richieste d’adesione, si svolge domenica 1° settembre 2019. Tra gli 859 ciclisti italiani che affronteranno la Ötztaler Radmarathon (su oltre 4mila partecipanti, ndr) ci sono anche tre cremonesi: si tratta di Bruno Garatti di Pandino (Polisportiva Bike Team) e dei cremonesi Paolo Nicola Reale (ASD Persichello) e Ciro Varani (CC Cremonese ASD). In totale saranno rappresentate 37 nazioni, con la netta predominanza della Germania (2325 iscritti) seguita da Austria (1050) e Italia (859). I partecipanti italiani arrivano da 80 province.

La Maratona si snoda lungo un percorso unico di 238 km con 5.500 m di dislivello, chiuso in gran parte al traffico veicolare. Si parte da Sölden nella valle tirolese dell’Ötztal attraverso il Kühtai (2.020 m), proseguendo in direzione Brennero (1.377 m), si sconfina in Italia a Vipiteno attraversando successivamente i passi Giovo (2.090) e Rombo (2.509 m), per poi fare ritorno a Sölden. I 5.500 m di dislivello sono suddivisi su 40,5 km di percorso pianeggiante, 95,7 km di salita e 101,9 km di discesa. Tempo previsto oltre 7 ore di “dura e incredibile fatica”, come sottolineano gli organizzatori.

Si partirà alle ore 06.45 dal centro di Sölden. Saranno i tiratori scelti austriaci a dare il via ufficiale con un potente colpo di cannone, che farà tremare i sellini. Al lungo serpentone serviranno circa 20 minuti per lasciarsi alle spalle la località tirolese e dirigersi verso il fondovalle dell’Ötztal.

Si corre all’insegna della marmotta alpina. Dopo lo stambecco, che ha caratterizzato la scorsa edizione, sarà la volta della marmotta, che sarà la madrina dell’edizione 2019. Questo animale alpino sarà sicuramente presente lungo il tracciato e i suoi fischi saranno riconoscibili ai ciclisti. La marmotta vive oltre i 2.000 metri di quota, quindi si può trovare facilmente nella zona del Passo Rombo. E’ un animale molto forte, che si è adattato al clima aspro dell’alta montagna. E’ simile ai partecipanti della Radmarathon, anche loro devono essere forti per affrontare le dure condizioni del tracciato.

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