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La rivoluzione del volley femminile parte da Casalmaggiore

Il campionato di pallavolo femminile più bello del mondo va verso una rivoluzione e l’alba del cambiamento ha fatto capolino in riva al Po. La finale scudetto unica da giocarsi in uno dei palazzetti più capienti d’Italia, il duello per il terzo posto che mette in palio la qualificazione europea in Cev, la Coppa Italia allargata ad una Final Eight già di grande appeal nel mondo del basket e la sosta invernale che strizza l’occhio alle nazionali: tutte proposte accolte dall’assemblea dei club di serie A, tutte idee partite da… Casalmaggiore.

Da due anni l’entourage della Vbc mette sul tavolo di Lega una serie di progetti per rendere il prodotto volley sempre più spettacolare ed appetibile, per i tifosi sugli spalti e per un pubblico televisivo sempre più numeroso e attento alla pallavolo femminile, anche grazie al traino di una nazionale tornata stellare dopo l’argento mondiale dello scorso anno e la recente qualificazione olimpica ottenuta a Catania col successo decisivo contro la storica bestia nera Olanda. Una crescita, quella della selezione azzurra di Mazzanti, figlia di un campionato italiano tornato sia a dominare la scena europea col Triplete della passata stagione che a calamitare il top di gamma, mantenendo tra le protagoniste le migliori giocatrici italiane. Una scia, quella azzurra, che il volley rosa vuole sfruttare.

E per farlo, la dirigenza Vbc ha proposto ed ottenuto con la maggioranza dei voti nell’assemblea dei club le novità più importanti della prossima stagione. In ordine cronologico, il primo radicale cambiamento rispetto al passato si avrà tra fine dicembre e metà gennaio con la sosta invernale, utile alle nazionali impegnate nelle qualificazioni per Tokyo 2020. Seconda rivoluzione, la nuova formula della Coppa Italia: non più Final Four bensì Final Eight, con le prime otto classificate nel girone d’andata di regular season che si sfideranno in un week end lungo scandito da quarti, semifinale e finalissima.

Di epocale c’è poi la virata verso una chiusura di stagione senza precedenti. Lo scudetto non si deciderà più sulla base di una serie di finale alla meglio delle cinque partite. Il tricolore verrà assegnato in gara secca, come la Champions League, in un evento che comprenderà anche la sfida tra le semifinaliste sconfitte con in palio il terzo posto e l’accesso diretto alla coppa Cev. Un V-Day da disputarsi in uno dei principali teatri sportivi italiani, come il Forum di Assago, la Unipol Arena di Casalecchio di Reno, il Mandela Forum di Firenze o il PalaLottomatica di Roma. Il modo migliore per accendere la miccia dell’entusiasmo in vista di un 2020 che porterà tutti i sogni rosaazzurri all’olimpiade di Tokyo.

Simone Arrighi

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