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Ciclismo, niente bis tricolore per Cavalli che chiude con un buon 4° posto agli Italiani

Sfuma in volata la possibilità di confermarsi in maglia tricolore per Marta Cavalli che, in ogni caso, chiude il Campionato Italiano Elite di ciclismo su strada con un buon 4° posto, ad un soffio dal podio. Ad aggiudicarsi la maglia tricolore è stata quindi Marta Bastianelli che, in volata, ha regolato nell’ordine Elisa Balsamo, Ilaria Sanguineti, Cavalli, Arianna Fidanza, Soraya Paladin, Michela Balducci ed Erica Magnaldi.

Sono stati sostanzialmente quattro i momenti che hanno caratterizzato la corsa riservata alle donne elite. La prima ora di corsa è volata via con una andatura blanda (36,5 km/h) e gruppo compatto. Subito dopo (km 53) è partita in fuga Francesca Pattaro (Be Pink) che ha raggiunto il vantaggio massimo di 2’ al termine della discesa di San Clemente.

Il gruppo però non è stato ai giochi e ha subito ricucito, salvo poi lasciar evadere un importante gruppetto con Alessia Vigilia e Dalia Muccioli (Valcar), Alice Gasparini (Eurotarget Bianchi), Letizia Borghesi (Aromitalia), Silvia Valsecchi (Be Pink), Rachele Barbieri (Fiamme Oro), Arianna Sessi (BTW) esattamente al km 79,0 durante il quinto passaggio. Una sortita importante, con quasi tutte le migliori squadre rappresentate. Mancava infatti solo la formazione delle Fiamme Azzurre, la squadra di Marta Bastianelli (gruppo sportivo della Polizia Penitenziaria), ma senza nessun accordo il distacco è in breve tempo lievitato sino a 4’30”.

E’ in quel momento che la corsa è giunta al punto decisivo: proprio quando sembrava evidente che la fuga sarebbe andata in porto è entrato in azione il treno delle Fiamme Azzurre, che ha letteralmente divorato lo svantaggio con un’opera di ricucitura lunga oltre 50 km. Così al primo passaggio sul muro della Cappelletta è transitata per prima la Muccioli, che ha vinto il GPM, ma le sorti erano segnate.

In contrattacco ha provato Alesia Vigilia, che ha retto in testa per tuta la metà dell’ultimo giro, ma la locomotiva Fiamme Azzurre ha aumentato il passo e non solo all’imbocco del muro il gruppo era compatto, ma già cento metri dopo si sfilacciava in più tronconi nell’attraversare una vera e propria parete di pubblico. In cima al muro scollinano in tre (Longo Borghini, Magnaldi, Paladin), ma presto rientra un’altra decina di atlete, un plotone pressoché compatto sin sul traguardo con la vittoria che, come detto, è stata decisa dalla volata.

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