Calcio

Il nuovo Dg della Casalese Brambati: 'Sappiamo cosa è stato e cosa deve essere questo club'

“Sono ancora sulla porta, ma è la porta di casa”. Esordisce così Stefano Brambati, nuovo direttore generale della Casalese. Il quale ha capito un concetto, mettendolo subito in chiaro: il futuro deve avere radici solide nel passato.

Ex di tante società cremonesi e piacentine (l’ultima in ordine di tempo è il Castelvetro Incrociatello), Brambati ha avanzato una prima richiesta molto particolare nel primo incontro col presidente biancoceleste Paolo Azzi. “Mi piacerebbe ripristinare il sito internet della Casalese, aggiornarlo, e soprattutto narrare la storia di questa società. Un club che ha 110 anni di vita deve farlo pesare, in senso positivo, deve essere orgoglioso di quanto fatto. E deve essere visibile: personalmente ho collaborato con molti club calcistici, ma la Casalese è senza dubbio il più prestigioso, senza nulla togliere agli altri. Da qui la volontà di creare senso di appartenenza per i giovani e i calciatori che verranno, perché sappiano cosa è stata e cosa deve tornare ad essere la Casalese”.

Stefano Brambati crede molto nella storia: “Ad Acquanegra Cremonese impiegai un anno per mettere a punto il sito, ripercorrendo i vari successi, poi dopo pochi mesi non venne rinnovata la concessione web e tutto saltò. Un vero peccato. Qui però c’è già una buona base di partenza, che è il libro del Centenario realizzato nel 2009, che contiene praticamente tutto”.

Per Brambati, cremonese doc, sarà la prima esperienza sportiva nel Casalasco. “Ma conosco la zona per professione, essendo assicuratore e avendo clienti tra Casalmaggiore, Gussola e non solo, dal lontano 1995. La chiamata di Azzi è giunta nelle scorse settimane: ci siamo visti a Cremona, ci siamo raccontati le nostre visioni di calcio e, al di là del blasone della società Casalese, abbiamo trovato diversi punti di contatto. A Casalmaggiore c’è la cultura di guardare alla prima squadra, lanciando i nostri giovani e partendo dal buon settore giovanile dell’Academy. Attenzione, non forzando questo passaggio però: perché se un giovane non è adatto, non può essere mandato allo sbaraglio per partito preso. Mi pare che il lavoro fatto sia già di buon livello, ora possiamo implementarlo, creando un serbatoio costante, partendo ad esempio da una Juniores che quest’anno è giunta seconda e dunque ha materiale di ottimo livello: Azzi ha capito questa idea da tempo, insieme possiamo percorrerla provando anche a migliorarla”.

Senza dimenticare il resto dello staff. “Io entro in punta di piedi, ribadisco: non mi piace comandare ma nemmeno essere messo da parte, come in passato in altri club è successo. Sono piuttosto per un chiaro rispetto dei ruoli. Per questo motivo ho incontrato i vari collaboratori, a partire dal ds Signani, spiegando le mie idee e cercando di capire se vi sia comunione di intenti. Mi pare proprio di sì. Mi sono presentato sottolineando che non ho la bacchetta magica, ed essendo io la new entry, avrò bisogno dell’appoggio di chi già lavora a Casalmaggiore da anni”.

La Casalese merita qualcosa in più della Prima categoria. “L’obiettivo è vincere, o provarci. Non dobbiamo farlo per forza, ma nemmeno dobbiamo tirarci indietro: vogliamo costruire una squadra che, per le strutture, il blasone e la storia che ha, possa tornare in poco tempo in Promozione. Senza assilli, ma nemmeno senza adagiarci sugli allori”.

Lei conosce benissimo la zona di Cremona e hinterland. Ma il mercato della Casalese è un po’ diverso e più orientato all’Emilia. “In realtà, come dicevo, è orientato alla valorizzazione dei talenti locali. Ma l’osservazione è giusta: per questo voglio creare un rapporto di fiducia reciproca con Signani, che conosce di più la zona. In fondo il mercato lo fa il Direttore Sportivo, il Direttore Generale quale io sarò può dare una mano. E dovrà fare soprattutto da collante. Non a caso ho premesso che sono per una chiara suddivisione dei ruoli. E per questo voglio incontrare, e in parte già l’ho fatto, ogni componente del club, dal settore giovanile alla prima squadra. Qualche atleta l’ho già contattato, ma solo per favorire un contatto col Ds: ribadisco, non voglio essere prevaricato, ma nemmeno prevaricare a mia volta. E in ogni caso il blocco Casalese che bene si è comportato quest’anno verrà confermato, dunque non andremo incontro a stravolgimenti di mercato”.

Giovanni Gardani

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