Cremonese

Rastelli alla vigilia del Foggia: 'Giusto guardare in alto, non vogliamo avere alcun rammarico'

“E’ una partita che si prepara come le altre: con massima concentrazione ed attenzione ai dettagli”. Massimo Rastelli, durante la conferenza stampa della vigilia di Cremonese – Foggia, cerca di non farsi prendere dall’entusiasmo, nonostante non si nasconda: “Siamo consapevoli di quanto fatto negli ultimi due mesi, però vogliamo giocare al meglio le ultime quattro giornate. Ormai la salvezza, che era vitale raggiungere, è virtualmente acquisita, per cui è giusto guardare in alto, ma la nostra bravura è stata quella di cercare di ottenere il massimo da ogni partita per cui la partita più importante è quella col Foggia. Vogliamo finire bene senza alcun tipo di rammarico”.

Una sfida da affrontare con leggerezza, ma “non deve diventare superficialità o non curare il particolare o non metterci rabbia”, anche perché il Foggia è “una squadra che ha individualità e qualità importanti con il giusto mix tra esperti e giovani”. “E’ una squadra – aggiunge Rastelli – che ricerca il gioco con palla a terra, molto dinamica e pericolosa soprattutto da centrocampo in su dove non danno riferimenti. Sono partiti con un fardello che ne ha condizionato il cammino, ma hanno una rosa importante”. Il Foggia si gioca molto – se non tutto – nella gara di domani, domenica 28 aprile, allo Zini, ma l’allenatore girigiorosso non appare preoccupato: “Ci siamo passati anche noi e sappiamo cosa vuol dire lottare x qualcosa di vitale. In quel momento era importante fare legna e badare subito al sodo: in certi momenti bisogna essere un po’ più brutti”.

“Un risultato positivo – aggiunge il tecnico – ci consentirebbe di avvicinare ancora di più alla zona playoff e mi permetterebbe di cambiare molto giocatori nel turno infrasettimanale di Carpi. E’ importante avere tutto il gruppo a disposizione perché alza il livello degli allenamenti e mi permette di far riposare chi ne ha bisogno: ci sono 17/18 giocatori che possono essere titolari”. Riconfermato, a livello di modulo, il 3-5-2: “L’idea di prendere Caracciolo è nata perché avevo in testa di giocare il girone di ritorno con questo modulo perché con lui abbiamo i tre centrali più forti del campionato e anche gli esterni sono più adatti a giocare a 5 che non in una difesa a 4. Poi con i risultati ottenuti col 4-4-2 avevo preferito dare continuità a quel sistema, ma l’idea del 3-5-2 mi frullava sempre in testa”. Rastelli chiude poi sui singoli: “Mogos è imprescindibile, più gioca e meglio sta. Su Catrovilliho percepito sin dai primi allenamenti che quella di mezzala potesse essere la posizione giusta per lui e lì può fare una carriera importante: è un giocatore che vede le cose prima”.

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