Cremonese

Ravaglia: 'Orgoglioso del mio contributo anche fuori dal campo La Cremo una seconda pelle'

Ravaglia incita Strizzolo durante la partita con il Lecce (foto Sessa)

Appena prima della ripresa degli allenamenti è Nicola Ravaglia a presentarsi in sala stampa. Ravaglia, forte delle 97 presenze in grigiorosso, è l’ultimo superstite della cavalcata che ha riportato il club in Serie B. Dopo aver trascorso la passata stagione a fare da vice a Samir Ujkani, quest’anno il classe 1988 ha vissuto momenti altalenanti: prima vice di Radunovic, poi promosso titolare e infine scavalcato nelle gerarchie da Michael Agazzi ed infine subentrato allo stesso Agazzi nell’ultima partita a seguito di un infortunio (ora sta bene e dovrebbe allenarsi regolarmente col gruppo). Non semplice per un portiere entrare a partita in corso: “Tendenzialmente rimango in panchina con un atteggiamento molto vispo e attivo: quando Michael si è fattto male ho iniziato a scaldarmi a bordo campo e poi nell’intervallo col preparatore Dei e sono entrato: credo fortemente nel lavoro e nella consapevolezza di propri mezzi”.

Nonostante ne giochi solo uno, Ravaglia sottolinea: “La Cremonese dispone di due ottimi portieri come Michael e me, così mister Rastelli può scegliere al meglio: sicuramente c’è un bellissimo rapporto col mini-gruppo dei portieri, e col preparatore lavoriamo spediti e focalizzati sui nostri obiettivi. Poi io e Michael siamo i più esperti per cui ci piace trascinare, ma anche essere trascinati”. “Quando stai – ha aggiunto il romagnolo – tanti anni in una società cresce sempre di più il seso di responsabilità: il fatto di essere ad un passo delle 100 presenze è un traguardo importante, la Cremonese per me è diventata una seconda pelle. Qui mi sono tolto, coi miei compagni, una grande soddisfazione, ma quella più bella e grossa ce la dobbiamo ancora togliere”. Il portiere sottolinea quindi il proprio ruolo all’interno dello spogliatoio, figlio anche della lunga militanza in grigiorosso. Un ruolo emerso anche contro il Lecce quando durante una sosta del match ha preso da parte Strizzolo prima della sua doppietta: “Luca ha segnato perché è bravo, ma in generale quando sei fuori e non puoi dare un contributo diretto cerco di essere positivo e in prima linea. Poi nei momenti difficili è giusto mettere a disposizione la propria esperienza e sono orgoglioso di averlo fatto. Io non credo alla fortuna e alla sfortuna, le cose non accadono mai per caso: se ora abbiamo raccolto di pià ù è perché siamo stati bravi a capire cosa non andava e a rafforzare la nostra quotidianità durante la settimana”.

Nonostante il momento positivo, in ogni caso, Ravaglia frena: “I numeri difensivi ci danno ragione, ma c’è un grande lavoro dietro, non solo di noi portieri, ma anche di tutti i ragazzi del reparto arretrato che stanno facendo un grande campionato. In ogni caso dobbiamo sempre alzare l’asticella: questo ci dà la possibilità di essere protagonisti in positivo. Siamo consapevoli che stiamo facendo un buon lavoro, ma abbiamo la consapevolezza di voler fare meglio. In ogni caso guardiamo una partita alla volta, ora tutte le energie sono rivolte alla prossima partita: non sappiamo nemmeno noi dove possiamo arrivare”. “Quella col Cittadella – conclude il numero uno grigiorosso – sarà una bella partita: lo scorso anno è stata una rimonta bellissima, poi giocare in notturna è sempre stimolante e proveremo a fare una grande prestazione. Loro giocano bene da tempo, ma si vince anche con l’agonismo, non solo col fraseggio. Ogni squadra ha le sue qualità e le mette in campo: noi dobbiamo focalizzarci sulle nostre”.

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