Cremonese

Bonato, un mese da Ds della Cremonese: ‘Ora abbiamo certezze’

Da poco più di un mese Nereo Bonato è il nuovo Direttore Sportivo della Cremonese. Un mese in cui sono arrivati 8 punti in quattro partite, ma che hanno lasciato i girigiorossi in piena bagarre salvezza, seppure con un po’ più di serenità dopo la vittoria di Livorno. Ma soprattutto, un mese in cui il Ds non ha potuto intervenire sul mercato, ma si è calato con decisione nella realtà provando ad incidere sul gruppo già a disposizione.

Come è stato questo mese a Cremona?
Penso che fosse importante capire qual era la situazione psicofisica del gruppo, dopo aver avuto un approfondito incontro con il mister credo ci sia stato da parte di tutti la capacità di affrontare la situazione rendendosi conto delle difficoltà in cui si era e da lì si è cominciato a lavorare. Si è fatto un mese di lavoro continuativo da parte di tutti e questo ha permesso da un lato di migliorare la condizione fisica e dall’altro di recuperare giocatori che possono diventare importanti, non ultimi Castrovilli e Montalto. La prima cosa da fare, oltre a trovare la condizione psicofisica ideale, era quella di cercare di dare certezze dal punto di vista del gioco. Poi i risultati che ci sono stati hanno dato benzina per lavorare con convinzione e serenità, anche se sappiamo che siamo di fronte ad una classifica comunque complicata e un calendario altrettanto difficile.

Quali sono stati i maggiori problemi di questa stagione?
Questo è un gruppo che pensava di fare un campionato diverso, di vertice. Trovarsi a lottare per un obiettivo diverso come quello della salvezza sicuramente non è facile a livello psicologico. Il primo passo importante fatto è stato quello di sapersi calare con grande umiltà in questa nuova lotta, anche perché raggiungere l’obiettivo permetterebbe di gettare le basi per un futuro migliore. Credo che in quest’anno tribolato della Cremonese l’aspetto psicologico giochi molto, quindi è ovvio che quando disputi una gara dove hai poco da perdere e in cui hai sempre una sorta di paracadute, è più facile affrontarla. E’ dal lavoro quotidiano e dalla certezza dei valori che ci sono all’interno della rosa che dobbiamo avere la base su cui poggiare per affrontare queste situazioni. Questa è una realtà dove ci sono basi solide, dove si può costruire e fare un buon percorso: ne sono convintissimo. Sicuramente la salvezza può essere la base da cui cominciare, anche perché ritengo che di solito i gruppi vincenti nascano da situazioni difficili. Questa pertanto può essere un’opportunità per noi.

Al suo arrivo aveva trovato un mister deluso per non essere riuscito ad incidere come credeva, ma al tempo stesso convinto di poterci riuscire: come è stato invece il mese di Massimo Rastelli?
Credo che in questo mese il mister abbia dato segnali molto importanti. La strategia contro il Benevento è stata vincente, con i cambi che hanno fatto la differenza. Ma anche le scelte fatte con Venezia ed Hellas Verona sono indice che adesso ci sono delle certezze e che si lavora su queste. Ma anche che tutto il gruppo è a disposizione, compatto, lavora bene ed è partecipe. Avere tutto il gruppo sulla stessa lunghezza d’onda, considerando che abbiamo anche due turni infrasettimanali in questo mese, può fare la differenza anche perché la Cremonese, a livello di rosa complessiva, ha dei valori.

Quanto l’ultima Cremonese si avvicina a quella che ha in mente per il futuro?
All’interno del gruppo ci sono le qualità per poter costruire anche le basi del futuro perché questi ragazzi li conosco da tantissimi anni, coi loro pregi e i loro difetti. Ho detto loro che, praticamente tutti, stanno rendendo al di sotto delle loro qualità. Bisognava quindi affrontare la realtà con un po’ più di spavalderia perché se ci sono delle qualità bisogna tirarle fuori e sicuramente non è la paura che permette di esprimersi al meglio: dobbiamo gettarci alle spalle tutte le paure e andare a giocarci ogni partita nel miglior modo possibile e prepararla allo stesso modo. Quando crei un gruppo compatto e lavori bene poi i risultati arrivano.

Quanta salvezza passa dagli sconti diretti?
La situazione non è semplicissima per la Cremonese: in casa affrontiamo squadre che lottano per andare in Serie A e in trasferta, con una gara in più da disputare, abbiamo gli scontri diretti per la salvezza con una squadra che da un anno e mezzo non vinceva fuori casa: se ci vogliamo salvare qualcosa in più dobbiamo fare. Dobbiamo avere grande consapevolezza, le statistiche sono fatte per essere cambiate e mi auguro che riusciamo anche lontano dallo Zini ad esprimere quello che questa squadra ha saputo dimostrare in casa.

Cosa serve quindi alla Cremonese per centrare l’obiettivo?
Dobbiamo alzare il livello delle prestazioni, è un cammino che stiamo facendo in maniera graduale ed è la chiave per poter raggiungere l’obiettivo. Dobbiamo affrontare ogni gara senza troppi ragionamenti, ma cercando di ottenere il massimo da ogni partita: a differenza della Serie A, in B ogni match lo devi affrontare con la consapevolezza che si può vincere con la prima e perdere con l’ultima. A fare la differenza saranno i dettagli e i piccoli sacrifici e sotto questo aspetto dobbiamo ulteriormente crescere per diventare una squadra completa, che sappia gestire bene i momenti della gara ed essere cinica. E con l’innalzamento del livello delle nostre prestazioni possiamo fare bene sia con le big che negli scontri salvezza, ma è più facile affrontare le partite avendo come base una filosofia di gioco e delle certezze su cui contare.

mtaino

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