Malore stronca Davide Astori, capitano Fiorentina ed ex Cremonese. Aveva 31 anni
E’ stato trovato senza vita il 31enne capitano della Fiorentina Davide Astori, vecchia conoscenza della Cremonese, dove militò nell’annata 2007 – 2008. La Cremonese militava allora in C1 ed era arrivata a un passo dal balzo di categoria, disputando sotto la guida di Emiliano Mondonico, la finale contro Cittadella, poi persa. Astori sarebbe deceduto a seguito di arresto cardiocircolatorio questa mattina, in albergo a Udine, dove la sua squadra si trovava per giocare nel pomeriggio.
Nel 2006 – 2007 aveva giocato nel Pizzighettone, dove era giunto in prestito dal Milan. Dopo l’esperienza cremonese Astori era stato chiamato in serie A (Cagliari, Roma e Fiorentina) oltre che per numerose convocazioni in Nazionale.
Il mondo del calcio è sconvolto dalla notizia: “La Fiorentina – si legge in un tweet diffuso dalla società – profondamente sconvolta si trova costretta a comunicare che è scomparso il suo capitano Davide Astori, colto da malore.
Per la terribile e delicata situazione, e soprattutto per rispetto della sua famiglia si fa appello alla sensibilità degli addetti ai lavori”. Rinviata la partita in programma a Udine e di pochi minuti fa anche la notizia del rinvio di Genoa-Cagliari.
Davide Astori era arrivato alla Cremonese dalla primavera del Milan dopo una piccola parentesi nel Pizzighettone. Da subito si era messo in evidenza sia per le caratteristiche tecniche che per le qualità umane. Professionista serio e determinato nonostante la giovane età, Davide era benvoluto da tutti e in quell’unica stagione grigiorossa, quella del 2007-08, aveva stretto legami di amicizia che sarebbero proseguiti per anni. I compagni di allora sono ancora tutti sgomenti di fronte alla notizia della sua scomparsa e da stamattina è iniziato una fitta rete di telefonate tra Cremona e il resto d’Italia mano mano che la notizia si diffondeva. 31 presenze con la prima Cremonese dell’era Arvedi, allenata da Emiliano Mondonico; quella in cui sono cresciuti Perticone, Sirigu, Vitofrancesco; quella di Lamberti Zauli, William Viali, Leonardo Colucci, Michele Cremonesi, Gianluca Temelin, solo per citarne alcuni. Quella in cui si era creato un gruppo che ancora oggi ha mantenuto un forte legame. Aveva solo vent’anni ma già una carriera tracciata davanti a sè, si vedeva che era un predestinato, che avrebbe fatto strada nel mondo del calcio, non è stata una sorpresa trovarlo in nazionale e vederlo diventare capitano della Fiorentina. Il calcio si ferma per un giorno di riflessione e per piangere la morte di un ragazzo che se n’è andato troppo presto.
Cristina Coppola