Ventura inneggia al Duce su Facebook, scoppia il caso politico
Esplode il caso politico a causa di un post su Facebook del consigliere comunale Marcello Ventura (Fratelli d'Italia), che ha condiviso una foto del gruppo "Giovani fascisti italiani", in cui si mette a confronto Mussolini con Renzi, evidenziando elogi per il primo e biasimo per il secondo.

Esplode il caso politico a causa di un post su Facebook del consigliere comunale Marcello Ventura (Fratelli d’Italia), che ha condiviso una foto del gruppo “Giovani fascisti italiani”, in cui si mette a confronto Mussolini con Renzi, evidenziando elogi per il primo e biasimo per il secondo. Una scelta che ha scatenato la polemica da parte dell’opposizione in Consiglio, che chiede di chiarire la vicenda nelle sedi opportune. La prima ad attaccare è Francesca Baldini, della segreteria cittadina del Partito Democratico. “Il consigliere comunale Marcello Ventura condivide in un luogo pubblico come facebook l’opinione dei giovani fascisti italiani, secondo i quali il dittatore Mussolini rese migliore l’Italia, mentre il democratico Renzi, a loro avviso, la distruggerebbe” evidenzia Baldini. “Fortunatamente siamo in un regime democratico, nel quale tutte le opinioni sono ammesse, anche quelle più aberranti o strampalate, come quelle del consigliere Ventura e dei suoi giovani amici fascisti. Fortunatamente non siamo in un regime dittatoriale come quello fascista che umiliò il Parlamento ed i consigli comunali, come quello in cui Ventura, grazie alle regole democratiche, autorevolmente siede”.

“Con grande amarezza constatiamo a quale livello può giungere la polemica politica quando, a corto di argomenti, si ricorre a tutto, anche a rispolverare ideologie che hanno insanguinato l’Italia, pur di mettersi in mostra” continua Baldini. “A 70 anni dalla riconquista della libertà e della democrazia, dopo un ventennio di dittatura fascista, di guerra, di miseria, di fame e di umiliazione del nostro paese, auspicheremmo una totale condivisione dei fondamenti antifascisti della nostra Costituzione da parte di tutti i consiglieri comunali. Come Partito democratico continuiamo a sostenere l’azione riformatrice del Governo Renzi per dare all’Italia fiducia nelle proprie capacità e speranza in un futuro di democrazia e di prosperità”.
Anche Paolo Carletti, segretario provinciale Psi, ha commentato il post di Ventura, evidenziando che “dichiararsi fascista ha ripercussioni importanti in un Paese in cui è vietata l’apologia di fascismo, farlo da consigliere comunale è istituzionalmente imbarazzante”.
Pesante, sempre su Facebook, il commento di altri consiglieri comunali. Come Roberto Poli (Pd), che scrive: “L’apologia del fascismo non può correre lungo i banchi del Consiglio Comunale di Cremona. Chiederemo a tutti i consiglieri di esprimersi e condannare quanto accaduto”. Dello stesso avviso Luca Burgazzi, che ironizza, in merito alla presunta inclinazione fascista di Ventura: “non vi erano molti dubbi in realtà, ma adesso ne siamo certi”.
Sulla vicenda interviene anche Anpi Cremona: “Non riteniamo di dover entrare nel merito delle affermazioni lì pubblicate perché puerili e superficiali” fa sapere il gruppo. “Il giudizio della storia sul ventennio fascista, che ci ha lasciato morte miseria e vergogna, è ormai definitivo, ma a quanto sembra ampie sacche di ignoranza sopravvivono a tutti i livelli; anche laddove dovrebbe prevalere il rispetto della verità oltre che della Costituzione democratica e antifascista. Speriamo sinceramente che chi rappresenta i cittadini cremonesi in Consiglio Comunale, prima di condividere affermazioni deliranti come quelle in oggetto, si soffermi a riflettere sui doveri che la Costituzione impone a chi ricopre ruoli istituzionali”.
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